Chi sei e cosa fai?
Sono Rosa Grano, un Dirigente del Ministero dell’Istruzione e mi occupo di politica scolastica e processi educativo-formativi.
Come vi siete conosciuti con il presidente Diodato De Maio e come è nata la collaborazione con la Fondazione?
L’incontro con il Presidente De Maio è avvenuto successivamente alla conoscenza e prematura scomparsa del padre, uomo di grandi vedute non solo nel campo imprenditoriale ma anche artistico-culturale. Lo definirei un incontro in continuità. Il Binomio Fondazione –Scuola mi ha subito interessata: da qui è nata la nostra collaborazione nella consapevolezza di entrambi che investire in cultura rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo di una società della conoscenza o meglio di un’economia della conoscenza..
Cosa ti ha spinto a prendere parte al progetto?
L’adesione al progetto della Fondazione è stata determinata dalla condivisione non solo della sua mission ma, soprattutto della sua vision: sviluppo artistico-culturale e del territorio in prospettiva glocale al servizio del capitale umano.
Cosa ti aspetti da questa collaborazione?
Le prospettive di una collaborazione sono tante: costituzione di laboratori esperienziali e interdisciplinari, progetti in innovazione e sostenibilità, mostre, borse di studio, partenariati.
In che modo credi che la Fondazione e in generale l’arte possano aiutare il territorio?
Arte e territorio hanno costituito da sempre una sintesi tra dimensione storica ed estetica. La vision della Fondazione può contribuire a determinare una fase di cambiamento e di evoluzione del territorio aumentandone capacità e opportunità.
C’è un’opera o un ‘artista a cui sei particolarmente legato?
L’incontro con l’Impressionismo: realtà dal vivo, luci, colori, sfumature, figure è avvenuto diversi anni fa, tanto da costituire uno degli argomenti di studio del mio esame di maturità. L’impressionismo, quindi, è legato ad un ricordo ancora vivido della mia carriera scolastica che ha caratterizzato anche la mia vita personale.