COLORI 2 è un programma culturale curato da Valerio Falcone, è stato ideato dallo stesso e accolto con immediato entusiasmo dal Presidente della Fondazione, Diodato De Maio, reduce dalla edificante organizzazione di due mostre di arte antica e moderna a Napoli e Capua.
La rassegna è stata concepita a lungo termine e l’elenco degli altri artisti coinvolti è in divenire e promette di essere coinvolgente e di impegnare il pubblico per molti mesi: pittori, scultori, ceramisti, intellettuali, fotografi animeranno la vita culturale solofrana con esposizioni personali che si alterneranno ogni due mesi circa.
Il titolo del programma fa riferimento all’arcobaleno, simbolo calcificatosi nell’immaginario collettivo nell’ultimo biennio, denso di eventi difficili a livello globale. Ad ogni mostra della rassegna, infatti, sarà associato un colore tematico, ponderale anche nella grafica dei cataloghi che saranno pubblicati contestualmente ad ogni esposizione, in modo da andare a comporre la collana di “Colori”.
COLORI 2 è un programma culturale curato da Valerio Falcone, è stato ideato dallo stesso e accolto con immediato entusiasmo dal Presidente della Fondazione, Diodato De Maio, reduce dalla edificante organizzazione di due mostre di arte antica e moderna a Napoli e Capua.
La rassegna è stata concepita a lungo termine e l’elenco degli altri artisti coinvolti è in divenire e promette di essere coinvolgente e di impegnare il pubblico per molti mesi: pittori, scultori, ceramisti, intellettuali, fotografi animeranno la vita culturale solofrana con esposizioni personali che si alterneranno ogni due mesi circa.
Il titolo del programma fa riferimento all’arcobaleno, simbolo calcificatosi nell’immaginario collettivo nell’ultimo biennio, denso di eventi difficili a livello globale. Ad ogni mostra della rassegna, infatti, sarà associato un colore tematico, ponderale anche nella grafica dei cataloghi che saranno pubblicati contestualmente ad ogni esposizione, in modo da andare a comporre la collana di “Colori”.
Colori 2, la rassegna di arte contemporanea della Fondazione De Chiara De Maio continua con un l’ultimo artista di questa edizione. Sabato 1° giugno, alle ore 19:30, avrà luogo l’inaugurazione della mostra di Angelomichele Risi, Opere recenti. Presenzierà l’artista, che incontrerà il pubblico anche domenica 2 dalle ore 11.30.
L’esposizione avrà luogo presso la sede della Fondazione, in Piazza Umberto I n° 10, Solofra (AV), e sarà accessibile gratuitamente per tutta l’estate.
Angelomichele Risi, nato a Fisciano nel 1950 è stato allievo di Capogrossi, De Stefano e Scordia presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli,
A partire dagli anni settanta, fra le principali mostre si ricorda la presenza alla Decima Quadriennale di Roma del 1975, Rondò agli Antichi Arsenali di Amalfi nel 1985, Corrispondenze con Bernd Zimmer alla galleria Karl Pfefferle di Monaco nel 1987, Biennale del Sud all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1988, il Premio Suzzara del 1992 con Opere degli anni novanta, Contemporanea Como5 a Como nel 2000, la personale Il sogno dell’ingegnere personale al Museo FRAC Baronissi, 2005.
Nel 2011 è invitato al Padiglione Italia 54° esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
La mostra più recente, nel 2023, è la personale al Museo FRAC di Baronissi con la presentazione del catalogo di Massimo Bignardi edito da Gutemberg .
Il curatore Valerio Falcone e l’artista hanno convenuto per la realizzazione di quindici opere, preparate specificatamente per questa mostra e per gli spazi espositivi della Fondazione.
Capelli blu, Fatina, Mater Matuta e gli altri dipinti sono tutti olio su carta delle stesse dimensioni, che introdurranno il pubblico alla ricerca di questo pittore di grande esperienza.
Lo stesso Falcone scrive nel catalogo associato all’esposizione: “nei lavori di Risi la materia ed il colore sembrano uscire fuori dal quadro e riescono a varcare la soglia chiusa della tela. Questi ultimi lavori realizzati appositamente per la Fondazione De Chiara De Maio ne sono la felice dimostrazione”.
Infatti il progetto risulta coerente con la storia della della Fondazione De Chiara De Maio e con le sue origini, che devono tanto al legame con le tradizioni familiari. È quanto il presidente della Fondazione, Diodato De Maio, nella pubblicazione sopra citata, spiegando che “il connubio tra eredità familiare e aspirazioni personali è un filo conduttore che mi spinge con curiosità verso la ricerca di questo artista”. Risi, infatti, ha iniziato il suo percorso di crescita artistica nella bottega artigiana del padre, lavoratore del rame da due generazioni e custode di un lascito familiare che arricchisce la geografia umana di Fisciano, dove il pittore è nato.
Questa iniziativa, come tutte le altre ad opera della Fondazione De Chiara De Maio, è stata organizzata con amore per promuovere l’arte, patrimonio di tutti e tutte.
Sostenere il lavoro della Fondazione vuol dire impegnarsi per la propria comunità di riferimento, in particolare per i e le più giovani, ai quali e alle quali sono dedicate il continuo aggiornamento da parte dello staff e il miglioramento della sede operativa.
È possibile lasciare il proprio contributo collegandosi alla pagina https://bit.ly/3NecWRm.
La Fondazione è aperta dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 12:30, oppure su appuntamento contattando segreteria@fondazionede.it o il numero 3756043530.
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