Chi sei e cosa fai?
Sono Massimo Ciaccio, Amministratore delegato di BIG Broker Insurance Group, broker di assicurazione da quarantotto anni, in particolar modo lavoro con i Lloyd’s di Londra, e da trenta sono specializzato nel mondo del fine art, assicurando musei, fondazioni, mercanti e case d’asta.
Come vi siete conosciuti con il presidente Diodato De Maio e come è nata la collaborazione con la Fondazione?
Un comune amico ci ha presentato per fini assicurativi della fondazione: condividendo la comune passione per l’arte si è creata una simpatia e una voglia di fare cose insieme, anche nella speranza di creare una sinergia con AMALAGO – Associazione per la promozione artistica e culturale del Lago Maggiore – che ho fondato nel 2020 e di cui Diodato è diventato da subito membro onorario.
Cosa ti ha spinto a prendere parte al progetto?
L’apprezzamento e la stima nei confronti della persona di Diodato che ha dimostrato, creando questa fondazione, una grande sensibilità, non solo artistica, ma anche nei confronti delle persone che potranno usufruirne ammirando i beni della fondazione. Inoltre, condivido l’interesse per la diffusione dell’arte e della cultura classica, in un modo in cui è stata dimenticata dalle nuove generazioni, e il desiderio di far riavvicinare i giovani alla cultura del classico.
Cosa ti aspetti da questa collaborazione?
Sicuramente una soddisfazione personale, con l’intenzione di potermi rendere utile nella diffusione dell’arte classica e nella promozione dell’immagine della fondazione, che è stata creata con grande professionalità e passione, annoverando importanti artisti, le cui opere sono state selezionate con estrema competenza. In secondo luogo, mi aspetto di sviluppare e consolidare una collaborazione essendo io cresciuto a contatto con l’arte – passione che mi ha portato a sviluppare un settore assicurativo dedicato al fine art – ed essendo già parte di diverse realtà e associazioni culturali con cui collaboro attivamente, ad esempio come Vicepresidente dell’Ass. amici della fondazione Roberto Longhi e Consigliere dell’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli.
In che modo credi che la Fondazione e in generale l’arte possano aiutare il territorio?
La Fondazione rappresenterà sicuramente una risorsa per contribuire alla formazione culturale sull’arte classica. Queste idee e questi investimenti costituiscono forme di rivalutazione del territorio non solo da un punto di vista culturale, ma anche economico. Ho sempre condiviso queste forme di altruismo e sostenuto che le fondazioni private siano utili, se non essenziali in determinati contesti, allo sviluppo del territorio, costituendo un grande esempio di crescita e sostegno culturale che molto spesso il settore pubblico, frenato dalla burocrazia, non riesce ad alimentare.
Quale artista/ quale opera ti ispira maggiormente?
Tra gli artisti presenti nella collezione della Fondazione sono un grande ammiratore di Luca Giordano.