La Promenade Musicale è un evento originale proposto dalla Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a conclusione della Mostra curata da Vincenzo De Luca. I brani musicali sono integrati da due interventi del Prof. De Luca che evidenziano caratteristiche proprie della ricchezza artistica del Seicento e Settecento Napoletano, in dialogo con due lezioni pittoriche fondamentali: quelle di Michelangelo e di Caravaggio.
Il percorso musicale invece si apre con il brano Promenade di Mussorgsky. Quest’opera fa parte di “Quadri di un’esposizione” scritta nel 1878 in occasione dell’esposizione tenutasi a Kiev. La composizione consta di diversi parti collegati tra loro, come tappe di una passeggiata, una promenade appunto.
Segue il primo movimento dello Stabat Mater di Pergolesi, una delle composizioni più famose del musicista marchigiano. Il brano esprime l’amore struggente della Madre per il figlio agonizzante sulla croce. Ha un incedere a mo’ di processione lenta, con la sezione grave della struttura musicale e incisi quasi a singhiozzo per enfatizzare il pianto dell’umanità dolente, con la Madre.
Seguono gli ultimi due movimenti della seconda sonata di Félix Mendelssohn. Le sei sonate da lui scritte sono un omaggio all’opera organista di Bach. Il Maestoso è la rielaborazione di un precedente brano composto proprio a Roma. Mentre la Fuga conclusiva è decisamente di ispirazione bachiana.
Il Quaderno per Anna Magdalena Bach è una raccolta che Johann Sebastian dedicò alla sua seconda moglie Anna Magdalena, compositrice lei stessa ed eccellente cembalista. Bach le riservò diverse composizioni che raccolse in un piccolo libro in cui sono presenti anche dei brani del figlio Carl Philipp Emanuel. Il primo Preludio per Clavicembalo ben temperato (sul quale Gounod scrisse una melodia divenuta celebre come Ave Maria…) è inclusa in questa raccolta.
Ancora Bach. Egli ammirava moltissimo la musica italiana e in particolare quella di Vivaldi di cui trascrisse alcuni concerti per archi, cembalo e organo. È il caso del Concerto in re minore, il n. 11 ispirato all’estro armonico vivaldiano. Bach trasferisce le particolarità dei violini sulle possibilità foniche e tecniche proprie dell’organo, mettendo in forte risalto il contrasto tra il tutti e il solo. Queste contrapposizioni richiamano, per mera analogia estetica, il gioco di “chiaro-scuro”, di “luci-ombre” pittoriche di Caravaggio, che troviamo magnificamente espresse in opere esposte nella Mostra.
Il percorso si conclude con un omaggio alla Vergine Maria, ancora di Bach, un Magnificat: il 9 modo detto Peregrino. La trama melodica è molto antica e Bach la utilizza per farne il tema per una Fuga a 5 voci. Essa via via si arricchisce e termina con l’ingresso del tema eseguito al pedale, a sancire l’aspetto solido, immanente, dell’affidamento dell’umanità terrena alla Vergine Maria.
La Promenade Musicale ha per scenario la Chiesa di sant’Ignazio che ha ospitato la Mostra. Un luogo particolarmente rappresentativo del Barocco dei Gesuiti a Roma, espressione di una creatività e di una visione del mondo che è all’origine della Modernità.
I PROTAGONISTI
La Fondazione De Chiara De Maio lavora alla creazione di eventi che contemplino l’arte nelle sue mille forme e linguaggi, puntando a donare ogni volta ai visitatori nuove esperienze. L’obiettivo è quello di trasmettere e diffondere la cultura realizzando programmi che coniughino la qualità delle proprie iniziative con la capacità di attrarre l’attenzione del pubblico, ponendo una particolare sguardo al mondo scolastico.
La Fondazione nasce nel 2019 dal desiderio del presidente Diodato De Maio di celebrare la memoria dei propri genitori Giuseppina e Michele attraverso l’arte: una passione coltivata da sempre.
La Fondazione si colloca in un’area, quella dell’arte, della bellezza – specchio dell’anima e vetrina del cuore – che non conosce confini di spazio, e si pone come obiettivo quello della divulgazione, poiché l’arte è di tutti.
Vincenzo De Luca (1967) è storico dell’arte e docente di storia dell’arte. Autore di numerose pubblicazioni su artisti e opere dal periodo rinascimentale al contemporaneo e curatore di mostre.
Per la Fondazione De Chiara De Maio, delle cui opere è curatore, ha pubblicato monografie e cataloghi – tra gli altri – su Marco Pino da Siena, Luca Giordano, Antiveduto Gramatica e diversi dipinti del Seicento di autori ignoti, testi teatrali su Filippo Vitale e Pacecco de Rosa, documentari sulla pittura del Seicento a Napoli e allestito mostre ed eventi a Napoli (al Museo Civico Gaetano Filangieri, in Cappella Pontano e nella Chiesa del Santissimo Salvatore), a Capua (al Museo Provinciale Campano), a Milano (nella sede UNIC), a Galatina (al Palazzo Orsini).
È cittadino onorario del Comune di Colli del Tronto (AP), dove ha curato e allestito il museo dedicato al pittore Ferdinando Cicconi.
Filippo Manci, nato a Roma, dopo essersi diplomato col massimo dei voti in Organo e Composizione organistica al Conservatorio “A.
Casella” de L’Aquila, studia Clavicembalo e Direzione d’Orchestra. Segue numerosi corsi, seminari e master class tra cui all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Mozarteum di Salisburgo, all’Accademia Chigiana di Nel 2011 ha fatto parte della giuria della 26° edizione del Concorso “Giovani Talenti e Premio Rovere d’Oro” di San Bartolomeo al mare (SV).
Dal 2011 è invitato regolarmente a dirigere al Festival Internazionale di musica sacra di Cortona.
Svolge attività concertistica come direttore e/o solista ed è regolarmente ospite di vari
Festivalmusicali in Austria e in Germania, con un repertorio molto ampio.
E proprio in Austria, a Innsbruck, fonda l’ensemble di fiati Die Harmoniemusik Sonoritas, con i quali si è esibito nella prestigiosissima sede del Musikverein di Vienna, e alla rassegna delle Promenadenkonzert alla Hofburg di Innsbruck. Inoltre, sempre a Innsbruck, fonda l’orchestra Stubaier Philarmoniker, con i quali ha effettuato dei concerti dedicati a Herbert von Karajan e Ennio Morricone e con i quali si esibisce regolarmente in Austria.